Liberi, caparbi e di confine. Liberi perché aderenti alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, associazione fiera di riunire tutti quei viticoltori che difendono il proprio terroir, coltivano, raccolgono e vinificano le proprie uve, imbottigliano nelle proprie cantine e vendono il proprio vino. Caparbi perché determinati a mantenere ben salde le radici nella tradizione marchigiana pur lanciando uno sguardo al domani. Di confine perché in bilico fra le province di Fermo e Macerata, fra suoli assolati e terreni più freschi.
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Così sono i Bastianelli. Egidio e Francesco. Padre e figlio, nutriti da un forte spirito di iniziativa, che li ha spinti a portare avanti una storica passione di famiglia: quella per la terra, per l’agricoltura e per il vino. Un amore che li ha condotti alla creazione di una cantina che vanta il loro cognome, nel 2011, in contrada San Rustico, a Monte San Pietrangeli, in terra fermana. Anche se fervono i lavori per un quartier generale tutto nuovo.
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Tre gli appezzamenti totali della Cantina Bastianelli. Profondamente differenti. Ecco allora che intorno al luogo produttivo crescono vitigni bianchi quali pecorino, passerina, trebbiano, verdicchio e malvasia di Candia; e rossi, dalla lacrima al sangiovese, dal merlot al montepulciano, dal cabernet al cannonau. Mentre a Monte San Giusto (nel Maceratese) si svela il maceratino, un’uva a bacca bianca; e lungo la strada Faleriense, in zona Rapagnano, regnano bacche rosse coltivate ad alberello. Vitigni tutti vinificati separatamente. Per mantenere la massima identità.
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Un’azienda giovane, ma testarda e coraggiosa. Pronta a farsi conoscere grazie a “Sorsi di Marche a Milano”: poker di serate che coinvolgono quattro locali e tre vini della maison. Tutti della vendemmia 2017. Orgogliosi di esprimersi in tandem con pietanze ad hoc, pensate per valorizzare al meglio la loro spiccata personalità. A organizzare i tasting dinner? Susanna Amerigo, che col format “Non so cucinare ma…”, manda sempre in scena eventi capaci di raccontare l’enogastronomia italiana con tratto sensibile ed elegante.
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Voilà il “Niamh”, fresco e profumato, dai sentori floreali di tiglio, camomilla e frutti gialli. Una passerina in purezza. Bella, brillante, luminosa come il nome che porta. E che portava la figlia del dio celtico del mare nella mitologia irlandese.
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E poi lui, il “Ribelle”, falerio pecorino dal timbro aromatico e dalle sfumature di ginestra e nespola. Uno che si fa notare, anche per l’etichetta, griffata - come tutte del resto - dall’artista maceratese Mauro Spinelli.
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Infine, il Rosso Piceno “Quiete”. Che invita all’assaggio e al silenzio. Per rendere onore a un vino (summa di montepulciano all'80% e di sangiovese al 20%) strutturato e complesso, eppure morbido e rotondo nella sua fruttata fragranza.
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Le date e i luoghi degli incontri ravvicinati con i nettari Bastianelli? Lunedì 24 settembre all’Enoteca Regionale Lombarda; martedì 25 settembre da Chic’n Quick, la moderna trattoria di Claudio Sadler; lunedì 1 ottobre da Ciz Cantina e Cucina, l'insegna capitanata da Vincenzo Gautieri che vede ai fornelli Andrea Sconfienza; e venerdì 5 ottobre da Esco, il bistrò Mediterraneo guidato dallo chef Francesco Passalacqua.
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Qualche anticipazione? Ecco il menu della cena del 24 ottobre: capesante affumicate con pinoli tostati, lattuga di mare, salicornia e vellutata di patate alla nepitella; risotto con ovoli reali, erbe aromatiche e raspadura lodigiana; rana pescatrice in “porchetta” al profumo di ginepro e alloro con patate al fior di sale; e gelatina di uva fragola con frutti di bosco. Per vivande fra campagna e mare (50 euro, tutto compreso, anche la Moretta marchigiana).
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Ed ecco pure il menu firmato dallo chef Sadler del 25 settembre: pizza di ceci con salmerino affumicato, finocchi, spuma di caprino e yogurt e semi di finocchio; tortelli farciti di cacio e pepe aromatico andaliman e porcini crudi; stinco di agnello stufato con frutti rossi, purè di castagne e cipolla alla brace; e zuppa di rabarbaro con gelato di yogurt e fragoline di bosco. La cena ha un costo di 55 euro.
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È poi mister Sconfienza a preparare il dinner dell'1 ottobre. Che si apre con una tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo marinato al bergamotto, panna cotta di stracciatella e crostini al ciauscolo. Morbido salume marchigiano che torna nel risotto alle vongole. Per poi proseguire con un filetto di maialino iberico e riduzione di Rosso Piceno; e finire con una torta di cioccolato, accompagnata da una crema di mascarpone. Tutto a 40 euro.
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Passalacqua punta invece l'obiettivo su sapori terragni e autunnali il 5 ottobre. Scandendo la serata tra focaccia gourmet - messa a punto con le farine Petra di Molino Quaglia - e stuzzichini; baccalà mantecato all'olio extravergine con croccante di pane nero; tortelli farciti ai porcini con crema di gorgonzola e noci; sottofiletto di fassone con patate alla senape in grani e fondente di peperone; e sorbetto ai cachi (tutto a 45 euro).
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Foto della Cantina Bastianelli by Editing Studio
Foto di Claudio Sadler by Paolo Picciotto