Perché il vino è materia e immaginario, è uva e uomini. Il vino è pensiero e riflessione, ma anche festa e condivisione. Il vino è terra e cielo, è fermo e in movimento. Per questo accanto alle classiche masterclass (guidate da professionisti del calibro di Riccardo Cotarella e Luca D’Attoma), ecco apparire walk-around tasting (all'insegna della Wine List Italia, la guida firmata da cento sommelier operativi su tutto il territorio nazionale), premiazioni, presentazioni, salotti di conversazione e persino un party, pronto ad andare in scena presso i Dazi dell’Arco della Pace, restaurati, restituiti alla metropoli e fieri di accogliere anche l'Enoteca MWW. Senza dimenticare cene esclusive: al ristorante Verso dei fratelli Capitaneo, all’Acanto del Principe di Savoia, all’hub di Identità Golose e all'Autem di Luca Natalini. Vino a più velocità. Vino di piccole e grandi tenute. Vino dei consorzi: come quelli del Franciacorta, dell’Oltrepò Pavese, del Barbera d’Asti e del Monferrato. Mentre botti e barrique divengono protagoniste - allo showroom targato Winetage (in via dei Bossi) - di un’installazione all’insegna del recycling; e presso la galleria Ars Antiqua ci si può tuffare in un’originale esperienza sensoriale, per un pairing fra calici e tele. Senza dimenticare Wine in Action, il programma di accelerazione dedicato al settore vinicolo, in collaborazione con LifeGate Way. Per sostenere le startup più innovative e per promuovere soluzioni sempre più sostenibili. In armonia con natura e tecnologia.