Petra Antolini a Sigep 2020 - Foto di Paolo Terlizzi
“Sono una predestinata”, dice Petra Antolini, sorridendo e mostrando un sacco di farina Petra. “Ma sono legata al sacco anche per un altro motivo. I miei genitori avevano degli allevamenti e io giocavo con i sacchi che contenevano il cibo per gli animali. Li coloravo, mi ci sedevo sopra. Mi addormentavo addirittura”, continua madame Antolini. Alle redini, col compagno Lorenzo Giacopuzzi (il suo pilastro, come lo definisce lei), dell’insegna Settimo Cielo, nella veronese Pescantina. “Ho scelto questo nome perché è la massima espressione della gioia: di avere e di gestire un locale”. Un sogno realizzato. Dopo aver appreso i rudimenti dell’arte bianca dalla nonna. Dopo aver frequentato l’alberghiero. Dopo aver lavorato in alcuni ristoranti di Verona. E dopo essersi fatta mille domande sulla farina e sugli impasti.
Riprese a cura di Marco Gallocchio nello stand di Petra - Molino Quaglia al Sigep 2020 - Rimini
“Ora? Dobbiamo riorganizzare, riadattare e reinventare il nostro locale. Io ho delle responsabilità. Non sono tanto le distanze e la disposizione dei tavoli a preoccuparmi. Perché di spazio ne ho tanto. Ma sento di dover creare qualcosa di nuovo per me e per il mio staff”, spiega Petra. Fiera e orgogliosa della sua brigata. “Prima ero talmente trascinata in un turbine di cose da fare che spesso i ragazzi del mio team sentivano la mia mancanza. Avevo trascurato una cosa fondamentale: la sintonia. Invece adesso ho affidato a loro nuovi incarichi, molto precisi. E loro si sentono ricaricati e valorizzati. Sono felice di aver risintonizzato il mio personale. E di aver ritrovato un grande feeling”. Come? Presto detto. Grazie a due progetti paralleli. Una app a sostegno del neonato #deliveryfuoridallamischia (con corredo di video messaggio su Facebook). “Delivery che sembra facile e invece non lo è per nulla”, commenta la pizza chef. E un e-commerce tutto dedicato al gluten-free (l’insegna è certificata Aic, Associazione Italiana Celiachia). “Prima i nostri biscotti erano in vendita alla cassa. Ora avranno la loro bottega online dedicata”. Certo. “Ma per far tutto questo occorrono una persona che sappia far le foto; un’altra che segua i social; e un barman che sappia preparare anche cocktail un po’ speciali. Perché stiamo pensando a un mini kit di ingredienti sottovuoto”, racconta Petra. Che sul suo sito ha persino una sezione battezzata Social Room. E che fa parte di un gruppo super social e solidale: Donne di Pizza Donne di Cuore.
Il Settimo Cielo di Petra Antolini riaprirà a Pescantina (Verona). Intanto Petra ci propone la ricetta delle sue crostatine di frolla senza glutine con cioccolato in crema.
❓I social possono concorrere alla cultura❓
Partecipa al sondaggio con 1 click >
Petra Antolini a Sigep 2020 - Foto di Paolo Terlizzi
“Sono una predestinata”, dice Petra Antolini, sorridendo e mostrando un sacco di farina Petra. “Ma sono legata al sacco anche per un altro motivo. I miei genitori avevano degli allevamenti e io giocavo con i sacchi che contenevano il cibo per gli animali. Li coloravo, mi ci sedevo sopra. Mi addormentavo addirittura”, continua madame Antolini. Alle redini, col compagno Lorenzo Giacopuzzi (il suo pilastro, come lo definisce lei), dell’insegna Settimo Cielo, nella veronese Pescantina. “Ho scelto questo nome perché è la massima espressione della gioia: di avere e di gestire un locale”. Un sogno realizzato. Dopo aver appreso i rudimenti dell’arte bianca dalla nonna. Dopo aver frequentato l’alberghiero. Dopo aver lavorato in alcuni ristoranti di Verona. E dopo essersi fatta mille domande sulla farina e sugli impasti.
Riprese a cura di Marco Gallocchio nello stand di Petra - Molino Quaglia al Sigep 2020 - Rimini
“Ora? Dobbiamo riorganizzare, riadattare e reinventare il nostro locale. Io ho delle responsabilità. Non sono tanto le distanze e la disposizione dei tavoli a preoccuparmi. Perché di spazio ne ho tanto. Ma sento di dover creare qualcosa di nuovo per me e per il mio staff”, spiega Petra. Fiera e orgogliosa della sua brigata. “Prima ero talmente trascinata in un turbine di cose da fare che spesso i ragazzi del mio team sentivano la mia mancanza. Avevo trascurato una cosa fondamentale: la sintonia. Invece adesso ho affidato a loro nuovi incarichi, molto precisi. E loro si sentono ricaricati e valorizzati. Sono felice di aver risintonizzato il mio personale. E di aver ritrovato un grande feeling”. Come? Presto detto. Grazie a due progetti paralleli. Una app a sostegno del neonato #deliveryfuoridallamischia (con corredo di video messaggio su Facebook). “Delivery che sembra facile e invece non lo è per nulla”, commenta la pizza chef. E un e-commerce tutto dedicato al gluten-free (l’insegna è certificata Aic, Associazione Italiana Celiachia). “Prima i nostri biscotti erano in vendita alla cassa. Ora avranno la loro bottega online dedicata”. Certo. “Ma per far tutto questo occorrono una persona che sappia far le foto; un’altra che segua i social; e un barman che sappia preparare anche cocktail un po’ speciali. Perché stiamo pensando a un mini kit di ingredienti sottovuoto”, racconta Petra. Che sul suo sito ha persino una sezione battezzata Social Room. E che fa parte di un gruppo super social e solidale: Donne di Pizza Donne di Cuore.
Il Settimo Cielo di Petra Antolini riaprirà a Pescantina (Verona). Intanto Petra ci propone la ricetta delle sue crostatine di frolla senza glutine con cioccolato in crema.
❓I social possono concorrere alla cultura❓
Partecipa al sondaggio con 1 click >
FUORIMAGAZINE
FUORI è iscritto nel Registro della Stampa di Milano con il n. 160 dell’ 11 maggio 2017.
FUORIMAGAZINE® è un marchio registrato di proprietà di Petra srl.
I testi sono di Cristina Viggè quando non diversamente specificato.
Le immagini ed i video sono degli autori di volta in volta citati quando non liberamente disponibili in internet per la pubblicazione e/o divulgazione.