Un percorso formativo fortemente voluto dal professor Gasparini. Che, dopo un primo stop dovuto al lockdown, ha guardato con fiducia al futuro, portando avanti l’iniziativa e spingendo sull’acceleratore. “Già lo scorso anno avevamo provato ad avviare questo progetto, ma poi tutto si è interrotto nuovamente con l’arrivo della seconda ondata della pandemia. Ma non abbiamo rinunciato, siamo riusciti a mettere assieme un team di professionisti per le docenze e le testimonianze, una rete interessante di partner per dare un respiro ampio al progetto e a definire il programma didattico della prima masterclass”. Che è già partita: 40 ore di teoria, scandite in una serie di webinar interattivi, in programma la sera, il martedì e il giovedì, dalle 20 alle 22. Per poi chiosare il tutto con i piedi nell’erba e le mani nel latte: a settembre, nella trevigiana Segusino, all’insegna di un lungo weekend pensato su misura per trasformare la teoria in pratica e la pratica in grammatica. Sì, una quattro giorni esperienziale, dal 9 al 12 settembre, a tu per tu con l’universo delle vacche, le tecniche casearie, l’analisi sensoriale, la condivisione, le degustazioni. Muovendosi fra l’ostello l’Ostello Saint-Jory a Milies di Segusino e gli alpeggi di Malga Molvine-Binot (a 1.150 metri di altitudine) e di Malga Mariech, a Pianezze (e a 1.504 metri di quota). “E stiamo già lavorando sulla seconda edizione, programmata per il 2022, che coinvolgerà non soltanto la nostra realtà locale dell’alpeggio ma anche l’Appennino e la gestione delle greggi”, spiega orgoglioso Danilo. Grazie anche a un celeberrimo caseificio quale Cugusi. Una maison iconica, capeggiata da madame Silvana in quel di Montepulciano. Patria del Vino Nobile, certo. Ma anche delle preziosissime pecore.